Chi decide di prenotare una vacanza a Formentera lo fa principalmente per le meravigliose spiagge e probabilmente per i racconti di vacanze indimenticabili, ma forse non tutti si aspettano di trovare anche una gastronomia locale tanto ricca e sorprendente.
I sapori della cucina dell’isola sono sicuramente legati ai prodotti tipici di Formentera, quindi alla pesca, che offre una buona varietà ed un’altissima qualità di pesci e molluschi, e all’agricoltura, in una terra particolarmente arida durante i mesi estivi, eppure così generosa.
Cosa mangiare a Formentera: i prodotti tipici dell’isola
In realtà i piatti tradizionali di Formentera utilizzano fondamentalmente i pochi prodotti prodotti disponibili tra Ibiza e Formentera, per molti anni isolate dal resto dei porti del Mediterraneo. La cucina di Formentera offre:
– Pesce fresco e molluschi, tra cui spiccano polipi, calamari, dentici, cernia, rana pescatrice ed aragosta
– Carne di maiale, capra o pollo
– Verdure, pomodori, peperoni, cipolle e patate
– Frutta fresca, arance, limoni, nespole e fichi
– Frutta secca, mandorle e nocciole
I piatti tipici della gastronomia di Formentera: un mix di bontà, frittura e tradizione
La combinazione delle risorse disponibili e l’ingegno degli abitanti locali ha arricchito la gastronomia di Formentera con piatti sorprendentemente buoni e saporiti. Ad esempio:
– ensalada payesa: è la tradizionale insalata di Formentera, fatta con patate, pane e pesce secco
– frita de pulpo: un soffritto di polipo con patate, peperoni e cipolle
– calamares a la bruta: calamari fritti nel proprio inchiostro
– sofrit pagés: un soffritto di carne, fegatini e patate
– bullit depeix: classico stufato di pesce
– frito de matanzas: un soffritto tipico autunnale, quando avviene la tradizionale mattanza del maiale, dal quale si ricavano anche molti insaccati
La ricetta della Payesa, la celebre insalata di Formentera
Tra questi piatti tipici di Formentera merita sicuramente un approfondimento a parte l’ensalada payesa, una pietanza che non potete perdervi se visitate l’isola. Questa insalata racchiude in sé tutta la tradizione culinaria di Formentera, la fusione del mare e della terra, con prodotti semplici che vengono utilizzati per creare un piatto saporito e sostanzioso. L’insalata payesa è fatta con patate bollite, pesce essiccato (come da tradizione delle famiglie di pescatori), cipolla, peperoni, pomodori e croste di pane tostado (detto “bescuit” proprio perché grazie alla lunga cottura è biscottato) ammorbidito con il condimento dell’insalata stessa. A fare da padrone in questo piatto è il “Peix sec”, ovvero il pesce tagliato a filetti, salato, essiccato al sole, sminuzzato e messo sott’olio, una vera e propria prelibatezza con sapore a Mar Mediterraneo. Vediamo la ricetta per preparare l’insalata payesa di Formentera.
Ingredienti e ricetta dell’insalata di Formentera
per 4 persone:
1 peperone rosso
1 peperone verde
4 pomodori maturi
1/2 cipolla
3 patate novelle
200 grammi di bescuit (tipico pane da crosta)
150 grammi di pesce secco sott’olio
sale e olio d’oliva qb
1. Arrostire i peperoni rossi, far bollire le patate e le uova.
2. Inumidire leggermente il bescuit con acqua. Se il bescuit non è disponibile, l’ingrediente più simile sarebbe pane tostato o pane secco.
3. Tagliare a dadini il peperone verde, i pomodori e la cipolla.
4. Se il pesce secco viene preparato sott’olio, non è necessario prepararlo, ma se lo abbiamo acquistato in una pescheria, dovremmo tostarlo e sbriciolarlo.
5. Mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola: peperoni rossi arrostiti a strisce, patate lesse a dadini, pepe verde, pomodori e cipolla, pesce essiccato e bescuit.
6. Condire con sale e abbondante olio d’oliva.
I dolci e il vino de La Mola
Tra le ricette locali spiccano anche alcuni dolci tipici di Formentera assolutamente da provare, tra cui il flaò, una torta di formaggio aromatizzata alle erbe, e la greixonera, un pudding fatto con ensaimadas (tipico dolce a forma circolare che non ha niente da invidiare ai migliori croissant).
C’è poi sull’isola una forte tradizione di viticoltura, con quasi 80 ettari di vigneti, soprattutto nella zona de La Mola, dove vengono prodotti vini con denominazione di origine tra i quali spicca il rosato di Terramoll. Ciò che è più apprezzato di questi vigneti è che sono tra i pochi che rimangono in Europa cosiddetti di “piede franco”, dato che grazie all’isolamento geografico non è arrivata la piaga della filossera, che distrusse i vigneti di piede europeo durante la seconda metà del XIX secolo.